«Air France-Klm non vuole rilevare Alitalia, ma costruire assieme un campione europeo»: Jean Cyril Spinetta, numero uno della compagnia francese inizia così il resoconto dei colloqui e degli incontri avuti nella sua giornata romana, prima di riprendere il volo per Parigi. Il manager ripete ciò che ha detto ai suoi interlocutori, dall'amministratore delegato di Alitalia al ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa al segretario dell'Ugl, Renata Polverini, e ai vertici della Uil di Luigi Angeletti. L'incontro ufficiale con i segretari di Cgil, Cisl e Uil non c'è stato, ma ci sarà presto. Con ogni probabilità dopo il confronto col premier Romano Prodi, chiesto in via prioritaria dai leader sindacali, che potrebbe essere convocato la prossima settimana. Il manager rivela anche di non aver incontrato per ora il presidente del Consiglio, che ieri, gli ha fatto sapere di non volerlo vedere prima e in assenza della scelta definitiva del governo.
Spinetta parla del destino dell'Alitalia: «Il nostro obiettivo è che torni ad essere profittevole e con un prodotto il linea con gli standard europei». Ma è sul futuro di Malpensa, di Az servizi e dell'occupazione che ieri gli è stato chiesto di pronunciarsi. Lui racconta di aver manifestato nei vari colloqui avuti disponibilità ma non proprio cedevolezza. «Le maggiori perdite di Alitalia derivano dalla gestione di Malpensa: ignorare questo fatto vuol dire portare alla scomparsa la compagnia » sostiene e poi aggiunge: «Non vogliamo abbandonare Malpensa, conosciamo bene il dinamismo della Lombardia ma questo non può significare la disfatta permanente di Alitalia ».
Quanto all'aeroporto milanese il numero uno di Air France- Klm ha in mente piuttosto di «infittire la rete di collegamenti » con le maggiori città europee, con orari dedicati alla clientela business, mentre per il lungo raggio «verranno mantenute varie destinazioni ». Sulla seconda incognita del piano francese per Alitalia, il futuro di Az servizi, Spinetta afferma che saranno valutate «senza pregiudizi di sorta» le soluzioni più efficaci economicamente e socialmente. Infine i livelli occupazionali, per cui il manager conferma per ora la cifra di esuberi, 1.750, già circolata. Ma dice ancora non si può essere precisi a riguardo: è appena iniziata la due diligence e la lettera di trattativa esclusiva con Air France-Klm per la privatizzazione di Alitalia verrà firmata sabato o lunedì prossimi. Da quella data partiranno le otto settimane previste per il raggiungimento dell'accordo e solo alla fine del percorso si potrà dire per esempio di quanto sarà la partecipazione del Tesoro nella nuova mega compagnia: se il 3% come si è finora ipotizzato o il 5% come invece avrebbe fatto capire il manager francese nel corso dell'incontro con Polverini.
I sindacati sono preoccupati. «Cerco il loro consenso », dice Spinetta. Ma Angeletti replica: «Chiediamo garanzie sulle sorti dell'azienda e sugli esuberi».
Intanto però a Milano il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, ha calcolato che se il piano Air France non sarà modificato su Malpensa si abbatterà «uno tsunami»: i voli settimanali sarebbero ridotti da 1.238 a 445 con la riduzione da 85 a 42 delle destinazioni, il calo di ben 8 milioni di passeggeri ogni anno e la riduzione dell'occupazione, calcolando l'indotto, fino a 8 mila addetti.
Tags: alitalia, airfrance
mercoledì 9 gennaio 2008
Alitalia, continua la Telenovela con AirFrance
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