Prezzo record per il gasolio. Un litro di diesel sulla rete italiana per il marchio Api-Ip costa infatti da oggi 1,327 euro, con un incremento di 2 centesimi, per la modalità servito. Viene così sfondato il precedente record di 1,319 euro a litro. Anche la benzina sullo stesso marchio supera il livello di 1,396 raggiunto ieri dal marchio Agip per portarsi a 1,397 e/l, secondo quanto riferiscono fonti di settore.
Aumenti di 1,9 centesimi a litro oggi anche per la Shell, che per la modalità servito fa pagare un litro di benzina 1,396 dagli 1,377 di ieri (1,375 per il self service da 1,356), mentre per il gasolio il prezzo è di 1,324 e/l per il servito, secondo quanto risulta dall’aggiornamento del ministero dello Sviluppo economico.
Il premier: la politica nazionale è inefficace
«Noi stiamo passivamente sopportando eventi che ci vengono dall’esterno, senza reagire. Indubbiamente parte di questo rincaro è dovuto alla domanda della Cina, dell’India ma c’è una responsabilità fortissima della speculazione». Così il presidente del Consiglio, Romano Prodi, intervenendo sulla questione del progressivo rialzo del prezzo del petrolio.
«Ogni giorno - ha spiegato il premier - si trattano quantità monetarie di petrolio che sono infinitamente, 500 volte superiori, alle quantità fisiche in certi giorni. E questo ha contrìbuito molto a portare il prezzo del petrolio e del gas al di là di ogni limite. Anche su questo noi dobbiamo agire, ma, ripeto, nessuna politica nazionale può avere efficacia. Occorre una politica europea e anche cominciare un discorso di strategia comune nel mondo. Sono anni - ha concluso Prodi - che si sa che siamo di fronte a scarsità e sostanzialmente no si investe, non c’è un quadro economico per nuovi investimenti nel settore petrolifero. Io credo che questo non possa essere più sopportabile».
L'ira dell'opposizione
«Si è appena stabilito un nuovo record per il prezzo del gasolio e della benzina verde, e il governo non fa nulla verso questo progressivo aumento. Viene allora da pensare che il lassismo del governo è voluto perchè questi aumenti fanno comodo per rimpinguare le casse, ma fanno male ai ceti deboli e pensionati costretti purtroppo a stringere la cinghia, ormai senza più buchi». Lo afferma il capogruppo della Dc per le Autonomie alla commissione Trasporti della Camera, Giampiero Catone.
La proposta di Capezzone
«Dinanzi ad un ulteriore, intollerabile rincaro, non sarebbe serio da parte del Governo continuare a fare vuoti appelli al senso di responsabilità o procedere a nuove, inutili convocazioni dei petrolieri. Il Governo, piuttosto, convochi se stesso per fare l’unica cosa utile e immediatamente realizzabile: il taglio delle accise». È la richiesta che arriva da Daniele Capezzone, promotore di Decidere.net. L’Istituto Bruno Leoni e Decidere.net hanno avanzato da tempo una proposta concreta: il taglio delle accise su benzina e gasolio, fino a portare il prelievo rispettivamente a 0,359 centesimi per litro (contro gli attuali 0,564) e a 0,302 centesimi per litro (contro gli attuali 0,423). Tale diminuzione delle tasse, cioè fino al livello minimo di tassazione consentito dall’Unione europea, afferma Capezzone, porterebbe un risparmio di 12,3 euro per pieno di benzina e di 7,3 euro per pieno di gasolio. In altre parole, con gli stessi 100 euro si acquisterebbero 91 litri di benzina invece degli attuali 74, e 97 litri di gasolio invece degli attuali 87.
Tags: gasolio, diesel, prezzi record, record gasolio
sabato 5 gennaio 2008
Prezzo record anche per il Gasolio
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